È sempre più frequente trovare installazioni di videocitofoni intelligenti di ultima generazione sia in edifici residenziali che aziendali. Queste installazioni sono caratterizzate principalmente dall'utilizzo della tecnologia TCP/IP per la comunicazione, dalla disponibiltà di apparecchiature WiFi e dalla possibilità di utilizzare applicazioni per cellulari per gestire e monitorare i dispositivi.
- Placche da esterno: sono i dispositivi che vengono collocati nelle zone comuni e all'aperto degli edifici, o in specifiche aree interne dove il passaggio delle persone deve essere gestito e monitorato. Di solito hanno pulsanti di chiamata fisici, una o più uscite relè e ingressi per pulsanti.
- Monitor per interni: si tratta di dispositivi che vengono collocati all'interno delle abitazioni o degli uffici. Sono spesso utilizzati anche nelle portinerie o nelle cabine delle guardie di sicurezza. Di solito hanno un touch screen per gestire le chiamate e la visualizzazione di placche esterne.
- Comunicazione: la comunicazione tradizionale tra placche e monitor di solito viene realizzata con una tecnologia a 2 fili. Come indica il nome stesso, questa tecnologia è composta da due cavi paralleli tramite i quali vengono trasmessi alimentazione, audio, video e, in alcuni casi, connessione a Internet. La maggior parte delle apparecchiature moderne comunica tramite la tecnologia TCP/IP con cavi Ethernet e switch.
- Alimentazione e connessione Internet: tutti i dispositivi per videocitofoni, siano essi placche o monitor, sono alimentati da alimentatori convenzionali di corrente continua. Tuttavia, i modelli più avanzati dispongono anche di alimentazione PoE (Power over Ethernet), che semplifica il cablaggio dell'installazione. La connessione a Internet di questi dispositivi viene solitamente utilizzata affinchè questi possano comunicare o essere gestiti tramite un software per PC o, nei modelli di ultima generazione come quelli presentati da Akuvox, tramite cloud.
Sebbene le caratteristiche descritte nei paragrafi precedenti siano tipiche dei moderni sistemi per videocitofoni, questi devono avere una serie di specifiche aggiuntive per essere considerati dispositivi all'avanguardia
È importante che le placche da esterno includano diversi metodi di identificazione e accesso, come PIN, scheda RFID ( EM, MF o a doppia tecnologia), codice QR, riconoscimento facciale o NFC e/o Bluetooth tramite telefono cellulare. In tal modo, questi dispositivi possono essere utilizzati non solo come videocitofono da esterno, ma anche come sistema di controllo accessi semplice e funzionale. Va notato che esistono anche placche da esterno che combinano le funzioni di videocitofonia e di controllo accessi, perchè consentono la creazione di orari e gruppi a cui possono essere assegnate diverse persone, nonché la visualizzazione dei registri di apertura.
Un altro aspetto da sottolineare è la presenza di uscite DC 12V per alimentare le serrature e/o gli apriporta elettrici degli edifici. Questo semplifica notevolmente l'installazione, in quanto, estendendo un cavo dalla placca esterna alla serratura, quest'ultima sarà alimentata e pienamente operativa. Questa funzionalità è particolarmente interessante nei sistemi alimentati mediante PoE, in quanto riduce la necessità di ulteriori alimentatori.
Infine, qualsiasi placca esterna per grandi edifici, considerata moderna e all'avanguardia, deve incorporare un display su cui visualizzare, in modo semplice e intuitivo, i contatti dei residenti o dei lavoratori che si trovano nell'installazione. In questo modo si elimina la necessità di collocare una directory fisica accanto alla placca esterna, unificando tutto ciò che è presente nel dispositivo in un modo visivo e facilmente accessibile.
Se parliamo di monitor per interni, il fatto di visualizzare e azionare la placca esterna è una caratteristica essenziale di questi dispositivi, in quanto funzione intrinseca, ma allo stesso tempo scarsa se limitata a tale operazione. Oggigiorno i dispositivi elettronici sono strettamente connessi ed i dispositivi di sicurezza non fanno eccezione. Per questo motivo, i monitor devono prevedere la possibilità di visualizzare le telecamere di videosorveglianza collegate all'impianto, tramite RTSP e/o ONVIF.
Questi dispositivi devono inoltre disporre di più uscite e ingressi allarme, per molteplici scopi. Infatti, queste porte sono utilizzate soprattutto per la connessione a sistemi antintrusione domestici piccoli e facilmente gestibili. Alcuni modelli di monitor hanno tali funzioni già implementate di serie.
Oltre a quanto detto sopra, la domotica è un altro aspetto in crescita e sempre più comune della vita quotidiana, sia nelle case che negli uffici. I dispositivi che rientrano in questa categoria sono solitamente gestiti e controllati da applicazioni per telefoni cellulari, basate sul sistema operativo Android. Questi dispositivi comunicano anche con il telefono cellulare tramite WiFi o Bluetooth. Per questo motivo, i monitor da interno di ultima generazione implementano il sistema operativo Android, che permette di installare applicazioni di terze parti, come Ajax Systems o Tuya Smart e consente di gestire dispositivi di domotica, oltre al WiFi e Bluetooth per comunicare con queste apparecchiature.
Un aspetto essenziale dei sistemi videocitofonici di ultima generazione è la possibilità di gestirli, ovunque e in qualsiasi momento, utilizzando l'applicazione mobile del produttore. Per questo è necessario che ci sia un servizio basato sul Cloud.Akuvox dispone di uno dei servizi di gestione e installazione basato su Cloud più potente e affidabile del mercato, che non solo permette il monitoraggio di questi dispositivi, ma anche la loro gestione e configurazione da remoto.
In conclusione, i nuovi sistemi videocitofonici di ultima generazione di Visiotech sono la scelta migliore per dotare gli edifici residenziali e aziendali della più moderna tecnologia e accessibilità, ad un prezzo imbattibile e con una qualità di altissimo livello